...Una delle città più belle d'Italia. Addentrarsi nei luoghi del mito e della storia, gustare la miglior pizza. Meravigliarsi delle antiche città ritrovate di Pompei ed Ercolano. Immergersi nel verde di un parco e visitare una delle regge reali della napoli borbonica... Questo e altro nei miei itinerari...

CHI SONO


Questo blog nasce come diario in cui racconto le mie esperienze e le mie emozioni nello svolgere il mio lavoro di Guida Turistica della Regione Campania

Il blog per alcuni anni ha funzionato come web site per prommuovere tours & itinerari. Dal 2015 visitare Napoli torna ad essere un blog di attualità partenopea e cede il suo posto al più moderno Sito Web "DISCOVERING NAPOLI" (www.campaniaguidedtours.com ) dove potete trovare tutti i servizi per le vostre visite guidate , eseguite da guide turistiche abilitate e professionisti del turismo

martedì 23 giugno 2009

IL LAVORO NOBILITA..IL REAL SITO DI CARDITELLO!




È infatti è proprio così, i giorni trenta e trentuno maggio attraverso l’associazione culturale siti reali
Siamo riusciti a riaprire la real reggia di Carditello. prestigiosa testimonianza materiale delle tradizioni agrarie del territorio, si trova in un’area circondata da discariche legali e illegali, in un drammatico stato di degrado e di abbandono, oggetto di atti vandalici e furti.
Questo sito, destinato da Carlo di Borbone a luogo per la caccia e l’allevamento dei cavalli, è stato poi trasformato dall’architetto Francesco Collecini, per volontà di Ferdinando IV, in una Tenuta Reale di 6058 moggi che aveva al centro il Casino Reale con ai lati le diverse dipendenze, quali le scuderie, le stalle per le bufale, le abitazioni per i coloni e gli ambienti destinati all’attività casearia (la produzione della mozzarella). L’area antistante, formata da una pista che richiamava la forma dei circhi romani, abbellita da fontane e obelischi, veniva utilizzata per le corse dei cavalli e le feste agricole. L’attuale proprietario della ex Residenza borbonica è il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno che, mancando di risorse per la tutela e la valorizzazione del Bene, ha ritenuto opportuno metterlo in vendita.


L’apertura ha comportato la fruizione di numerosi turisti che hanno preso coscienza dello stato di abbandono da parte delle istituzione ma soprattutto dell’immenso valore storico e artistico che presenta il sito.

Insomma si può dire che oggi il mio lavoro ha completamento gratificato la mia posizione di “conservatore dei beni culturali”!