...Una delle città più belle d'Italia. Addentrarsi nei luoghi del mito e della storia, gustare la miglior pizza. Meravigliarsi delle antiche città ritrovate di Pompei ed Ercolano. Immergersi nel verde di un parco e visitare una delle regge reali della napoli borbonica... Questo e altro nei miei itinerari...

CHI SONO


Questo blog nasce come diario in cui racconto le mie esperienze e le mie emozioni nello svolgere il mio lavoro di Guida Turistica della Regione Campania

Il blog per alcuni anni ha funzionato come web site per prommuovere tours & itinerari. Dal 2015 visitare Napoli torna ad essere un blog di attualità partenopea e cede il suo posto al più moderno Sito Web "DISCOVERING NAPOLI" (www.campaniaguidedtours.com ) dove potete trovare tutti i servizi per le vostre visite guidate , eseguite da guide turistiche abilitate e professionisti del turismo

venerdì 13 febbraio 2015

UN FUNERALE MAI DEGNAMENTE COMMEMORATO: 13 FEBBRAIO 1861




Oggi vorrei che ricordassimo...
Vorrei che ricordassimo che  13 febbraio 1861 il sud perse la sua indipendenza  e da Stato sovrano, florido e culturalmente avanzato passò sotto la dominazione piemontese . "Il 6 Settembre 1860, Francesco II lasciò Napoli e partì per Gaeta su consiglio di Liborio Romano, il capo della polizia: il giorno dopo la camorra, coinvolta dallo stesso Romano, scortò l’ingresso di Giuseppe Garibaldi a Napoli e il 21 ottobre sorvegliò sul plebiscito di annessione al Regno d’Italia, con violenze e minacce alla popolazione. L’assedio di Gaeta durò poco più di tre mesi, fu un martirio per i soldati rimasti fedeli alla loro patria e soprattutto per i civili, che furono sterminati dai bombardamenti senza sosta da parte dell’esercito piemontese. Se le tradizionali regole della cavalleria imponevano di non coinvolgere la popolazione nelle guerra, per esse adesso non vi era più posto come in tutta la campagna meridionale, dove furono compiuti eccidi e rasi al suolo interi paesi: pure Gaeta subì quella sorte, e le bombe cadevano indiscriminatamente sulla Piazzaforte, sulle caserme, sulle chiese, sulle abitazioni. Determinante per la vittoria di Vittorio Emanuele II fu l’aiuto dell’Inghilterra e della Francia....
Quando Francesco II decise di firmare la resa per fermare lo sterminio della sua gente, il generale Enrico Cialdini dispose l’intensificazione dei bombardamenti e, approfittando della cessazione delle risposte della fazione avversaria, uscì dalle linee e si avvicinò alla cittadina, per averla meglio sotto tiro. A chi gli chiedeva di fermarsi perché erano in corso le trattative per la resa rispose, dicendo il falso, che la sua abitudine era quella di non fermarsi fino a quando essa non fosse ufficiale: “Sotto le bombe si tratta meglio”, disse. E in tre giorni, infatti, dalla sera del 10 fino al 13, fece sparare ben 60mila bombe. In questo modo si verificò la drammatica esplosione della polveriera della Batteria Philipstad, la quale causò l’inutile morte di tanti giovanissimi allievi della Nunziatella e di molti civili, già massacrati dal lungo assedio.
Il 14 Febbraio Francesco II e la consorte, che si distinse per gli aiuti portati alla popolazione e ai soldati, partirono per l’esilio a Roma. Arrivato là i piemontesi, senza alcun rispetto per egli che aveva perso il regno il giorno prima, inscenarono dei festeggiamenti con lo scopo di infierire. Questo è comunicato che Francesco II mandò al suo popolo al momento di partire per Gaeta:
Popoli delle Due Sicilie
Si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle vostre miserie. Quando veggo i sudditi miei, che tanto amo, in preda a tutti i mali della dominazione straniera, quando li vedo come popoli conquistati, calpestati dal piede di straniero padrone, il mio cuore Napoletano batte indignato nel mio petto contro il trionfo della violenza e dell’astuzia. Io sono Napolitano; nato tra voi, non ho respirato altra aria, i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua, le vostre ambizioni le mie ambizioni. Ho preferito lasciare Napoli, la mia propria casa, la mia diletta capitale per non esporla agli orrori di un bombardamento. Ho creduto di buona fede che il Re di Piemonte, che si diceva mio fratello, mio amico, non avrebbe rotto tutti i patti e violate tutte le leggi per invadere i miei Stati in piena pace, senza motivi né dichiarazioni di guerra. Le finanze un tempo così floride sono completamente rovinate: l’Amministrazione è un caos: la sicurezza individuale non esiste. Le prigioni sono piene di sospetti, in vece di libertà lo stato di assedio regna nelle province, la legge marziale, la fucilazione istantanea per tutti quelli fra i miei sudditi che non s’inchinino alla bandiera di Sardegna. E se la Provvidenza nei suoi alti disegni permetta che cada sotto i colpi del nemico straniero, mi ritirerò con la coscienza sana, farò i più fervidi voti per la prosperità della mia patria, per le felicità di questi Popoli che formano la più grande e più diletta parte della mia famiglia."

Tratto dalla testata giornalistica "Vesuvio Live"

Tour e visite guidate

giovedì 12 febbraio 2015

CHOCOLAND LA TERRA DEI GOLOSI A NAPOLI!




Chocoland giunge alla sua 5a edizione! Dopo i successi delle location della mostra d'oltremare e il lungomare degli scorsi anni, quet'anno sbarca sulla collina del vomero.

Questa edizione si presenterà ancora più ricca in quanto abbraccia la festività di S.Valentino e del Carnevale e durerà ben 5 giorni, dal 13 al 17 febbraio.

La piazza scelta è quella di Vanvitelli dove ci sarà un palco per gli spettacoli serali .Ci saranno infatti musicisti e professionisti del mondo dello spettacolo.

Chocoland non è solo un mercato della cioccolata infatti ci saranno eventi realizzati in un  laboratorio che sarà allestino nel 4° piano del negozio COIN di via Scarlatti in collaborazione con artigiani campani.



Nello stesso negozio si svolgeranno i "chocoeventi" ossia dimostrazioni e laboratori didattici organizzati da maestri cioccolattieri.

L'evento avrà anche una radio tutta sua che trasmetterà in diretta l'evolversi della rassegna: Radio Amore.

Maggiori informazioni si possono reperire alla pagina facebook "CHOCOLAND"


Fabio Comella guida turistica regione Campania.

DISCOVERNING NAPOLI
 Tours e Visite guidate
www.campaniaguidedtours.com

martedì 3 febbraio 2015

QUANDO L'AMERICA "PARLAVA NAPOLETANO"




Paperino che indica il Vsuvio con il golfo di Napoli

In principio fu Walt Disney che omaggiò Napoli ambientando più volte le sue storie nella città partenopea... Ma Disney non fu il solo come vedremo ...Cerchiamo di capire la diffusione del "toponimo Napoli" nei fumetti e più in generale in America.

In realtà ha tutto inizio alla fine del 19° secolo. L'Italia unita si era da poco compiuta. Un paese nuovo, con nuovi problemi e nuove politiche. A risentirne di più di queste politiche fu sicuramente quello che oggi chiamiamo il cosiddetto "mezzogiorno", il sud Italia. L'ex regno delle due sicilie che da solo aveva ricchezza monetaria in quantità  doppia  rispetto a quella degli altri stati italiani messi insieme fu depapeurato e ciò causò la prima ondata emigratoria verso altri paesi in primis le americhe.

Tra questi migliaia di immigrati probabilmente ci fu addirittura il padre di Mickey Mouse , come racconta Angelo Forgione nel suo blog! Avete presente il disegno del topo del famoso liquore "la sorgente della fabbrica di Caivano? bhe lo scrittore partenopeo ha scoperto che "il disegno napoletano sarebbe nato dalla fantasia del napoletano Michele Sòrece, ispirato proprio dal suo nome. Sòrece, in napoletano, vuol dire proprio topo. Michele sarebbe partito a metà degli anni Venti del secolo scorso da Caivano, a bordo di una delle navi che portarono milioni di emigrati tra il 1892 e il 1954 per cercare miglior fortuna negli Stati Uniti. Un suo compaesano avrebbe affermato che nel 1927 incontrò un giovane di Kansas City, tale Walter Elias, che lo avrebbe aiutato ad avviare la sua nuova vita oltreoceano. Walter Elias, per la cronaca, non era altri che Walt Elias Disney. "!


A sx il topo della disney a dx quello napoletano.Somiglianze impressionanti come i pantaloncini

Il flusso di napoletani e meridionali diedero vita al genere melodico diffuso in tutto il mondo proprio in questi anni. Ricordiamo canzoni come O ' sole Mio, Santa Lucia o Torna a Surriento.

Sono tutte canzoni nostalgiche cantate da immigrati che evocano le bellezze della loro terra.

Andiamo avanti di qualche anno, nel frattempo le due guerre mondiali. Napoli la città più bombardata d'Italia! Altri Napoletani presero la via dell'esilio. Un anno dopo la guerra però un incredibile avvenimento: Il Vesuvio erutta. Non succedeva dal 1906. A quell'epoca a Napoli si trovavano ancora i soldati americani che iniziarono a loro volta a visitare la città , soprattutto i cafè chantant . Dall'altra parte però c'erano anche tanti giornalisti, giornalisti statunitensi venuti a filmare sia gli alleati che le condizioni degli italiani subito dopo la guerra. A quell'epoca come detto , Napoli era quella che subì più danni. Con gran sorpresa , spavento e fortuna questi inviati furono coinvolti nell'eruzione ed ebbero molto di filmare e documentare la prima eruzione del vulcano napoletano nella storia!

Le immagini, neanche a dirlo fecero il giro del mondo.
La Disney a quel punto sembra prenderci gusto e rinforza il suo legame con il capoluogo partenopeo. Lo fa tramite un'altro dei suoi personaggi: Amelia, la fattucchiera che amalia.

Amelia,la fattucchiera.Veste in nero come Morticia

Voce con forte accento napoletano e una bellezza a metà tra la Loren  e Morticia Adams. Casa della fattucchiera, sarà proprio il Vesuvio!

Siamo arrivati agli anni 60. Fumetti e cartoon da una parte e la grande industria cinematografica dall'altra. Ed ecco quindi i grandi titoli girati sempre nella baia di Napoli dove la nostra "Sofia NAZIONALE" si fa da porta bandiera e portavoce : 

"It started in Naples con la Loren e Clark Gabee

Naples a way of love con Carla Coulson e Lisa Clifford, i più recenti love is all you need e "eat pray love con Giulia Roberts  e tanti altri ancora! L'america sembra parlare napoletano. è Napoli, forse subito dopo Roma la città italiana per eccellenza nell'immaginario collettivo d'oltreoceano









































Se la Disney comunqe si dava da fare ,di certo Hanna a Barbera della Warner Bross non stavano a guardare ed ecco che anche mandano il loro topo, Gerry insieme al gatto Tom  in visita a Napoli.

Tom &; Gerry a passeggio a Mergellina dove un loro amico gli fa da guida







I tre protagosti si affacciano su Nisida


E il Giappone? Napoli non è sfuggita nemmeno a loro che omaggiano il capoluogo campano in una puntata della  serie Holly & Benji in cui Tom Becker in una lettera dice che la sua città che più lo ha entusiasmato è stata proprio Napoli (per vedere il video clicca qui ).

 Più o meno degli stessi anni  è anche la serie di Lupin III . Il ladro gentiluomo ovviamente non è insensibile al fascino partenopeo ;-)


 E la nuova serie di Lupin del 2015 si apre con le città italiane, tra cui Napoli e il suo lungomare

Dalla tv al manga il passo è breve e ritroviamo Napoli è la sua pizza!

Michele famosa pizzeria partenopea

E l'Italia? Bhè ovviamente anche qui c'è chi ci apprezza e una delle testate fumettistiche più famose , ossia la Bonelli più volte ha omaggiato Partenope nei suoi fumetti. In Particolare in Dylan Dog più volte sono stati fatti omaggi a Napoli e la sua cultura.  

Dylan Dog indagatore dell'incubo a Napoli, città di mistero!




Groucho l'assistente di Dylan cita una battuta di  Totò
Morgana, amore platonico di Dylan ascolta Te voglio bene assaje"


Per il resto siamo convinti che Napoli può dare ancora tanto all'Italia e nel resto del mondo così come ha già fatto in passato.


Fabio Comella guida turistica della regione Campania.



lunedì 2 febbraio 2015

LA METROPOLITANA DELL'ARTE: Visite guidate tra antico e contemporaneo

la scala principale della metrò Toledo.

A Napoli l'arte contemporanea si arricchisce e diventa più fruibile al solo costo del biglietto di trasporto!
Sono le cosiddette stazioni dell'arte , una rete metropolitana che unisce il trasporto pubblico alla contemplazione artistica .Un arte che si è impossessata del trasporto pubblico svuotandolo del suo ruolo marginale di passaggio ed elevandolo a luogo di incontro e a museo sotterraneo.
 L’idea delle “stazioni dell’arte” della metropolitana di Napoli risale al 1995, all’epoca della costruzione della tratta Vanvitelli-Museo, quando si decise di affidare ad architetti e artisti di fama mondiale la progettazione delle varie stazioni. Il piano s’inseriva nell’ambito del progetto “Gli Annali dell'arte”, coordinato da Achille Bonito Oliva, che prevedeva la collocazione di opere d’arte contemporanea negli spazi pubblici più frequentati 


Ingresso stazione Garibaldi

 Da allora , gli ambienti interni ed esterni delle stazioni delle linee 1 e 6 della metropolitana di Napoli sono diventati un complesso artistico-funzionale che ospita circa duecento opere create da  novanta artisti  internazionali.Sono artisti che appartengono alla corrente  figurativa, concettuale, esponenti dell’arte povera e della transavanguardia, fotografi – e da alcuni giovani architetti locali. Solo per citarne alcuni: Gae Aulenti, Oliviero Toscani, Alessandro Mendini, Sandro Chia, Ettore Spalletti, Salvatore e Mimmo Palladino, Alan Fletcher, Dominique Perrault, Mario Sironi, Karim Rashid, Óscar Tusquets Blanca, William Kentridge, Luigi Ontani, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Francesco Clemente e tanti altri.

 Il 30 novembre 2012, la stazione Toledo è stata premiata come la più impressionante d’Europa dal quotidiano britannico The Daily Telegraph, mentre quella di Materdei è risultata al 13º posto e il 4 febbraio 2014 la CNN ha eletto la stazione Toledo come la più bella d’Europa. La numero sette invece è un'altra stazione sempre partenopea, "università" !



Atrio stazione Università
Inaugurata a luglio 2015 la stazione municipio, prevede la creazione di un parco archeologico in 3 anni dove verranno esposti i reperti romani trovati nell'area del porto insieme a quelli medievali del castello.
mosaico del Vesuvio  stazione municipio.



Attualmente l'ultima in fase di realizzazione è quella della stazione duomo. Apertura prevista 2016!

Il progetto della stazione duomo. La teca di vetro contiene un vascello di epoca romana



Altre foto delle altre stazioni possono essere viste qui

Le stazioni dell'arte possono essere visitate con guida turistica abilitata ed integrate insieme ad altri itinerari turistici della città.

Info e  prenotazioni :
DISCOVERING NAPOLI
www.campaniaguidedtours.com
Email : fabiocomella@alice.it


una rete metropolitana che unisce l'efficienza del trasporto pubblico alla contemplazione artistica.
In ogni fermata è possibile ammirare opere d'arte contemporanee, come i lavori di Oliviero Toscani, Laurence Weiner, Shirin Nashat, Ilya ed Emilia Kabakov, Francesco Clemente, Robert Wilson e William Kentridge. - See more at: http://www.diregiovani.it/rubriche/fotogallery/28522-metro-toledo-stazione-napoli-bella-europa.dg#sthash.Xcfp0bRi.dpuf
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